Zeus Panda è il trojan bancario che si diffondeva in Rete attraverso le tecniche della Search engine optimization.
A scoprire questo uso insolito, e dannoso, del linguaggio Seo è stato un gruppo internazionale di ricerca informatica, che ha illustrato come il malware, già propagato su diversi device in seguito a una campagna di pishing mascherata da falso invio di moduli F24 distribuiti dall’Agenzia delle Entrate, negli ultimi tempi si sia rafforzato grazie all’impiego di un nuovo vettore di attacco; ovvero, il succitato Seo, appositamente inquinato con parole chiave segrete che, nel corso della ricerca da parte degli utenti di contenuti relativi al mondo finanziario, in realtà rimandavano a siti malevoli.
Dopodiché, per rendere tali siti più facilmente rintracciabili da Google, gli autori di Zeus provvedevano a pubblicare numerose pagine Web contenenti keyword capaci di farne alzare il ranking.